I 10 fattori di posizionamento SEO che devi assolutamente conoscere
Conoscere quali sono i fattori che incidono sul posizionamento di una pagina sui motori di ricerca è fondamentale se si vuole dominare la SERP (Search Engine Result Page).
In realtà, nessuno può stabilire con esattezza quali sono e come questi fattori incidono sul posizionamento, poiché gli algoritmi di Google sono sempre in continua evoluzione e stanno diventando sempre più sofisticati. L’unica cosa che sappiamo è che sono stati stimati circa 200 fattori di ranking.
Ma perché è così importante conoscere questi fattori e ottenere un buon posizionamento sulla SERP dei motori di ricerca?
Diversi studi hanno dimostrato che i siti che occupano la prima posizione su Google ricevono in media il 30-35% del traffico mentre quelli che si trovano in quinta posizione solo il 6%. Secondo queste ricerche il l traffico diminuirebbe drasticamente dalla seconda pagina in poi.
Dettò ciò, possiamo affermare che più alta è la posizione di un sito web sulla SERP, maggiore sarà il traffico che otterrà dai risultati di ricerca (l’ideale sarebbe posizionarsi almeno tra i primi dieci risultati). Per verificare il posizionamento del tuo sito sui motori di ricerca, puoi utilizzare diversi tool presenti in rete. Ma vediamo subito quali sono i fattori principali che incidono sul posizionamento.
1. Fattori on page
Google, per comprendere il contenuto e valutare la qualità di una pagina web, analizza una serie di fattori strutturali come il tag Title, il marcatore titolo H1 e la meta description.
Per ottimizzare questi fattori è utile adottare alcuni accorgimenti: innanzitutto ricorda di posizionare le parole chiave per cui desideri posizionarti all’inizio del tag Title. Quest’ ultimo deve essere unico, in quanto le duplicazioni danneggiano il posizionamento del sito.
Utilizza un solo marcatore titolo H1 per pagina, mentre per fornire una struttura gerarchica puoi ripetere più volte i tag H2, H3, ecc..
La meta description può essere considerata invece un fattore di ranking indiretto, in quanto se fatta bene può migliorare il click-through rate della pagina.
2. Contenuti di valore
Content is king, affermava Bill Gates nell’ormai lontano 1996.
Questa frase risulta ancora oggi estremamente efficace, in quanto è risaputo che Google tende a premiare i contenuti di qualità, i quali devono fornire un valore reale all’utente.
Alcuni studi hanno dimostrato che i contenuti relativamente più lunghi e più completi generalmente raggiungono posizioni più elevate, ma ricorda che la qualità batte sempre la quantità, quindi concentrati sul valore effettivo dei contenuti e non sul conteggio delle parole.
3. Rilevanza e Autorevolezza
I siti Web che godono di una buona reputazione si posizionano più facilmente su Google. Ma in che modo Google valuta la rilevanza e l’autorevolezza di un sito web?
Sono diversi i fattori che decretano il Page Quality Rating, aprire un blog tematico, ad esempio, potrebbe aiutarti a segnalare a Google che la tua attività è correlata ad un certo settore.
4. Mobile first
Un altro dato ormai consolidato è che sempre più persone utilizzano il cellulare per accedere al web. L’88% delle ricerche, infatti, avviene tramite dispositivi mobili.
Proprio per questo motivo è fondamentale che il sito web sia pensato e progettato per dispositivi mobili fin da subito.
5. UX design
Avere un sito mobile friendly, tuttavia, non basta. Un sito web deve essere innanzitutto funzionale, pertanto è importante avere un UX design accurata. È stato provato che esiste una forte correlazione tra una buona UI/UX e il posizionamento della pagina sulla SERP.
6. Dati strutturati
L’approccio mobile-first di Google ha modificato i risultati di ricerca, soprattutto per quanto riguarda i risultati locali, che sono sempre più legati alla geolocalizzazione.
A tal proposito può risultare utile ricorrere ai dati strutturati, cioè a dei codici da aggiungere alle pagine per descriverne i contenuti ai motori di ricerca.
Il codice di markup aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio testi specifici come indirizzi, numeri di telefono, ricette, recensioni e altro.
Applicare il markup agli orari di apertura di un negozio, ad esempio, consente ai potenziali clienti di trovare quel negozio proprio quando ne hanno bisogno e sapere se è aperto o chiuso al momento della ricerca. Se vuoi approfondire questo aspetto, ti consiglio di leggere questa guida di Google.
7. Keyword
Negli ultimi anni sono aumentate le ricerche a coda lunga fatte dagli utenti con un linguaggio sempre più naturale. La pertinenza semantica delle parole chiave col contenuto risulta un fattore fondamentale per il ranking.
È importante che la keyword o la frase per cui vuoi posizionarti corrisponda esattamente alla query di ricerca dei tuoi utenti: ecco perché importante utilizzare un linguaggio naturale.
Inoltre, la parola chiave per cui si desidera acquisire visibilità organica, dovrebbe essere posizionata nelle prime 100 parole del documento. La ripetizione eccessiva e l’utilizzo di parole chiave irrilevanti sono fattori di ranking negativi.
8. Keyword nel dominio
Molti specialisti del settore ritengono che le pagine che contengono la parola chiave nel dominio si classifichino meglio e più velocemente rispetto a quelle che non usano parole chiave.
In realtà, Google tiene conto delle parole chiave nel dominio, ma non ha alcun impatto comprovato sul posizionamento SEO. Il fatto è che un sito web contenga parole chiave nel nome di dominio è sicuramente utile per migliorare i risultati di ricerca, ma ciò non significa che il sito si classificherà automaticamente per quelle parole chiave.
9. Velocità del Sito
Google ha pubblicamente affermato che la velocità del sito (e di conseguenza la velocità di caricamento di una pagina) è un fattore di ranking. Nello specifico, pare che Google valuti la velocità di caricamento di una pagina web misurando il Time To First Byte (TTFB). È stato dimostrato che tempi di caricamento più lunghi influiscono negativamente sulle conversioni.
Ma la velocità di caricamento di una pagina web è importante soprattutto per l’esperienza in quanto le pagine con un tempo di caricamento più lungo tendono ad avere frequenze di rimbalzo più elevate e un tempo di permanenza medio inferiore.
10. Link Building
I link rappresentano forse il più importante fattore di ranking su cui si basano gli algoritmi di Google.
Vediamo in che modo le diverse tipologie di link aiutano a posizionare un sito sulla SERP:
Link Interni (internal links): l’ottimizzazione dei link interni è una delle poche tecniche a disposizione per comunicare a Google (e agli utenti) che una determinata pagina è rilevante.
Link in Uscita (outbound links): i link in uscita o esterni sono collegamenti che vanno dal tuo sito verso pagine esterne di altri siti web. Questi link, in via generale, trasferiscono parte dell’autorevolezza acquisita dal tuo sito a quello di destinazione.
Link in entrata (backlink): i backlink rimangono uno dei segnali di ranking più forti nell’algoritmo di di Google. Più link hai i da domini ad alta autorità, maggiori saranno le possibilità che il tuo sito si posizioni in alto.
È importante ottenere backlink da siti rilevanti che trattino preferibilmente lo stesso topic del tuo sito web e soprattutto ottenere collegamenti esterni da un elevato numero di domini (di qualità) piuttosto che ottenere molti link da un unico dominio.